Neuroshima Socializzazione e strategie, le cifre dei giochi di ruolo e da tavolo

Socializzazione e strategie, le cifre dei giochi di ruolo e da tavolo

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Quello dei giochi da tavolo e dei giochi di ruolo è un universo che attrae milioni di appassionati in tutto il mondo. Il ventaglio di proposte è vastissimo e spazia da giochi semplici, come il gioco dell’oca, a sistemi di gioco complessi come, ad esempio Neuroshima, il gioco che dà il nome al nostro sito e del quale parleremo più diffusamente in un articolo sul nostro blog. I giochi da tavolo, semplici o complessi che siano, hanno lo scopo di agire sulla componente sociale delle relazioni e di attivarle mettendo in relazione più persone attorno a un gioco composto di regole da rispettare e obiettivi da raggiungere. La cifra educativa di questo sistema è, quindi, evidente. Intorno ai giochi da tavolo e ai giochi di ruolo sono nate vere e proprie associazioni di appassionati che hanno dato vita a circoli ricreativi – con tanto di tessera associativa facilmente ed economicamente realizzabile online su Stampaprint.net – dove ci si trova a giocare e discutere di strategie, novità e altro ancora, purché si tratti di un carattere ludico.

Secondo un articolo pubblicato sul Post, la crescita del mercato dei giochi di società, in Italia, “si può osservare attraverso i dati delle vendite di singole aziende: la DV Giochi, per esempio, è un’azienda italiana che esporta in 30 paesi del mondo, fondata nel 2001”. Contattata dal Post, la responsabile del marketing dell’azienda, Barbara Rol, ha fatto una sintesi numerica del successo affermando che il fatturato è quadruplicato dal 2010 a oggi. Le vendite sono un altro segnale del buon andamento: questa sono cresciute del 15 per cento nel 2018 rispetto all’anno precedente. Sulla stessa linea anche l’andamento delle esportazioni che hanno registrato un 50% di incremento. Bang! può essere considerato il gioco che ha dato notorietà alla DV Giochi. Questo gioco è uscito nel 2002 ed è stato in grado di vendere in tutto il mondo 2 milioni di copie (di cui 420mila solo nel 2018). Oltre a Bang!, nel catalogo dell’azienda ci sono altri 60 giochi. Citiamo l’ultimo uscito, The Mind, capace di vendere seimila copie dallo scorso luglio a oggi, e queste solo in Italia. Rispetto a colossi del genere come Asmodee e Hasbro, DV è più piccola e questo va a rafforzare la sua capacità di crescere in questi anni.

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Johan Huizinga, autore del famoso saggio Homo Ludens, divideva i giochi in due grandi famiglie: la lotta per qualcosa (competizione) e la gara fra chi rappresenta meglio qualcosa (rappresentazione). Roger Caillois è ancora più sottile e ha diviso i giochi in quattro categorie corrispondenti ognuna ad un preciso e proprio bisogno psicologico: AGON (competizione), ALEA (caso), MIMICRY (travestimento, mimica, finzione), ILINX (vertigine e terrore)

Di sicuro il gioco è un bisogno primario dell’uomo. “Si possono negare quasi tutte le astrazioni: la giustizia, la bellezza, la verità, la bontà, lo spirito, Dio. Si può negare la serietà” scrive ancora Huizinga, “ma non si può negare il gioco”.

I cinque giochi da tavoli più venduti al mondo

https://www.internationalwebpost.org/set/img/icone_articoli/GLI_SCACCHiI_UN_GIOCO_STIMOLANTE_PER_LA_MENTE.jpg

Ma quali sono i giochi da tavolo più venduti nel mondo? Una domanda, una curiosità la cui risposta non mancherà di sorpremdere.

Andando in ordine dal più venduto vediamo che in prima posizione troviamo gli scacchi, un gioco millenario in cui re, regine, cavalli, alfieri si danno battaglia da oltre 1500 anni.
Al secondo posto troviamo la dama, che risale agli antichi greci.
In terza posizione il Backgammon.
In quarta posizione Monopoly, il gioco ce ha sdoganato il capitalismo.
Al quinto posto Scarabeo, il gioco di incroci di parole e lettere più celebre al mondo.